Old Blended Whisky Style
In questo periodo, dove le vecchie bottiglie di whisky si vendono a cifre da capogiro, degustare vecchie etichette diventa quasi proibitivo. Ottime soddisfazioni i degustatori le possono ancora trovare nelle vecchie edizioni di Blended Whisky (miscela di whisky di malto e cereali). Questo perché un tempo si utilizzava una grandissima percentuale di Malto a scapito del grain, ma soprattutto perché alcune di queste vecchie etichette sono di una qualità eccezionale (ed ancora oggi reperibili a cifre decenti).
Siete amanti dei Torbati?
White Horse è un altro dei marchi storici dell’industria del blending (sia moderno che passato), di proprietà della Lagavulin Distillery da cui si prendeva il Single Malt per la sua composizione. Questa etichetta è uno dei blended più ricercati del passato (soprattutto nella versione TinCup) in quanto si ritiene che sia di una qualità veramente eccelsa. Anche questa bottiglia ha sicuramente bisogno di ossigenarsi un po’, ma si è dimostrata più pronta della precedente. Per essere fatto con del Lagavulin non abbiamo riscontrato delle note decisamente affumicate e pure il bouquet non peccava certo di intensità olfattiva. In bocca le cose hanno iniziato ad andare subito meglio: fortemente speziato, erbaceo, con un accenno di fumo, il tutto di buon equilibrio e struttura. Davvero godibilissimo da bere, si sente che è composto da quasi tutto malto e pochissimo grain (come per molti blended dell’epoca in quanto per le distillerie poteva essere più economico utilizzare Single Malt, visto che ne avevano in abbondanza piuttosto che acquistare del whisky di cereali da altri). Morbido, setoso, vellutato, va giù che è un piacere, prosegue aumentando in intensità con una buona persistenza. Se dobbiamo essere sinceri, dopo aver sentito meraviglie di questa bottiglia, ci aspettavamo qualcosa in più, ma può darsi che ci voglia ancora qualche giorno perché il whisky possa esprimersi al meglio. C’è chi dice che alcune grandi bottiglie di White Horse degli anni ‘60 contengano al suo interno non del Lagavulin ma, in realtà, del rarissimo Malt Mill (il Single Malt che ha ispirato la storia della Botte Ritrovata nel Film Angels Share di K. Loach).
Lo Spirito dei Tempi